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Il nostro 2020, foto dopo foto

Non è stato un anno facile.
La pandemia che ha travolto le nostre vite ha fatto toccare con mano a tutti noi l’importanza del diritto alla cura e di un sistema sanitario forte, equo, gratuito.
Abbiamo continuato a curare le vittime della guerra e della povertà nei nostri ospedali nel mondo e abbiamo rinforzato la nostra presenza in Italia, avviando diversi progetti per far fronte all’emergenza sanitaria e alle sue conseguenze, anche sociali.
Abbiamo lavorato per diffondere una cultura di pace, diritti e solidarietà.
Ci siamo impegnati, ogni giorno, per non lasciare #NessunoEscluso.
Se siamo riusciti a farlo, è anche grazie al vostro aiuto.

Ecco, foto dopo foto, il nostro 2020:

ITALIA / BERGAMO

Dopo la partecipazione alle fasi di progettazione e allestimento, tra marzo e maggio il nostro staff ha gestito un reparto di terapia intensiva da 12 posti letto nell’ospedale Covid allestito negli spazi della Fiera di Bergamo.

(© Sergio Agazzi)

MEDITERRANEO

A bordo della nave umanitaria “Open Arms” abbiamo garantito cure e assistenza alle persone salvate nel Mediterraneo Centrale.

(© archivio EMERGENCY)

ITALIA / CROTONE

Da dicembre, il nostro staff lavora in Calabria, in collaborazione con la Protezione Civile, presso l’ospedale “San Giovanni di Dio” a Crotone. In collaborazione con il personale dell’ospedale, il nostro staff gestisce il reparto Covid-2, con 23 posti letto nella struttura ospedaliera e, in caso di necessità, altri 8 posti letto nel reparto tendato.

(© Gianluca Chininea)

ITALIA

L’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia ha lasciato dietro di sé un’altra emergenza: una nuova povertà che si è affacciata nella quotidianità di molti. Famiglie numerose, anziani soli, giovani precari, lavoratori di settori gravemente penalizzati dalla crisi… si sono ritrovati dall’oggi al domani senza mezzi di sostentamento, per sé e per mantenere i propri figli.

È per aiutare queste persone che abbiamo avviato “Nessuno escluso. Neanche chi è ora in difficoltà”, un progetto che prevede la distribuzione gratuita di pacchi di alimenti e di beni di prima necessità alle persone che hanno bisogno di un sostegno per superare questo momento e che non hanno accesso ad altri aiuti. Partito da Milano, “Nessuno Escluso” è oggi attivo anche a Roma, a Piacenza, a Napoli e a Catanzaro, in collaborazione con diverse realtà locali.

(© Eleonora Stevani)

ITALIA

Per far fronte alla pandemia e alle sue conseguenze, sanitarie e sociali, abbiamo rinforzato la nostra presenza in Italia, avviando diversi progetti: consegna di pasti, spesa e generi di prima necessità per le persone in quarantena, isolate o a rischio di movimento; consulenze e formazioni a diverse realtà sanitarie e sociali in Italia, per facilitare il lavoro degli operatori coinvolti e garantire sicurezza allo staff e agli ospiti; ascolto e sostegno psicoterapeutico per personale sanitario, ex pazienti Covid e famiglie dei pazienti ricoverati…

Abbiamo lavorato in collaborazione con associazioni e realtà locali, per portare il nostro contributo e per non lasciane nessuno escluso in questi mesi così difficili.

(© Andrea Simeone)

SUDAN

Dopo 9 anni di attesa, a fine novembre il Centro Pediatrico di Nyala, in Sudan, ha finalmente riaperto le sue porte. Lo avevamo chiuso per ragioni di sicurezza, dopo il rapimento di un nostro collega, e da allora non abbiamo smesso di lavorare per riaprirlo: sappiamo bene quanto sia importante questo Centro per la popolazione del Sud Darfur.

(© archivio EMERGENCY)

SIERRA LEONE

A Goderich gestiamo l’unico Centro chirurgico gratuito in Sierra Leone, da anni punto di riferimento per il Paese per la chirurgia generale, l’ortopedia e la traumatologia, che per tutto il 2020 ha continuato a offrire, senza interruzioni, cure alla popolazione.

Anche qui, come in tutti i nostri progetti, abbiamo attivato fin da subito protocolli specifici, formazione specifica dello staff, allestimento di aree di triage, compartimentazione degli spazi e dei flussi per proteggere l’ospedale, i pazienti e lo staff dal contagio.

(© Andrea Simeone)

IRAQ

Sulle chiusure a strappo delle sue piccole sneakers, questo bambino ha scritto “brave”, “coraggioso”. Un simbolo della resilienza delle vittime da mina e dei pazienti disabili a cui, anche quest’anno, abbiamo offerto protesi, riabilitazione e formazione professionale nel nostro Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale a Sulaimaniya.

(© archivio EMERGENCY)

YEMEN

Ad Hajjah, a 100 km dalla capitale Sana’a, stiamo lavorando alla ristrutturazione di un edificio che diventerà un Centro chirurgico per vittime di guerra.

(© archivio EMERGENCY)

AFGHANISTAN

La pandemia non ha interrotto la violenza quotidiana: il Paese continua a fare i conti, da anni, con le conseguenze di un conflitto interminabile. A pagare il prezzo più alto, come sempre, i civili. A Kabul, a Lashkar-gah, ad Anabah e negli oltre 40 di Primo soccorso che gestiamo nel Paese il nostro staff ha continuato a fare quello che facciamo in Afghanistan dal 1999: curare le vittime della guerra.

(© Giulio Piscitelli)

AFGHANISTAN

Nel Centro di Maternità ad Anabah, incastonato tra le montagne del Panshir, una mamma culla il suo piccolo neonato. In quell’abbraccio, il coraggio e la tenacia di tutte le donne afgane e il senso del nostro lavoro nella Valle: aiutare le donne afgane a partorire in sicurezza, prenderci cura dei loro neonati.

(© archivio EMERGENCY)

IDEE CHE FANNO BENE / EVENTO ONLINE

Una società ha bisogno di idee; una società che vuole essere più giusta e sana ha bisogno di idee che fanno bene. Insieme a medici, filosofi, attori, giornalisti, scrittori, comici – e in partnership con L’Espresso – abbiamo voluto raccontare gli effetti del considerare la salute un bene di mercato e l’enorme potenziale del viverla come un diritto.

(© Andrea Simeone)

UGANDA

Siamo quasi al traguardo: il nuovo Ospedale chirurgico pediatrico a Entebbe è ormai pronto. Nel 2020 abbiamo completato i lavori strutturali, gli allestimenti e gli arredi, abbiamo installato tutte le apparecchiature, gli impianti biomedicali e ottenuto le autorizzazioni per l’apertura.
A causa della pandemia di Covid-19 abbiamo dovuto rimandare l’avvio delle attività alla primavera del 2021. Nel frattempo, parte del personale internazionale che era già arrivato a Entebbe per la fase di avvio del progetto è stato riassegnato in Italia, per sostenere la risposta di EMERGENCY alla crisi Covid-19.

(© Emmanuel Museruka)

SUDAN

Uguaglianza, eccellenza delle cure, responsabilità sociale: anche nel 2020 il Centro “Salam” di cardiochirurgia a Khartoum ha portato avanti i principi per cui è nato, garantendo cure completamente gratuite a chi soffre di patologie cardiache congenite e acquisite.

(© Marcello Bonfanti)

ITALIA / AMBULATORI FISSI E MOBILI

Da Marghera alla Sicilia, da Napoli alle zone del Centro Italia colpite dai terremoti, lo staff del nostro “Programma Italia” ha continuato a lavorare ogni giorno per proteggere la salute dei più vulnerabili e per aiutarli a vedere garantito il diritto a essere curati.

(© Alberto Mesirca)

CIAO, ANTON

Anton è stato un chirurgo di guerra eccellente e instancabile. Ci ha lasciato improvvisamente lo scorso giugno in Afghanistan, mentre lavorava all’ospedale di Kabul.

(© Mathieu Willcocks)