“Ho ascoltato storie che mai avrei immaginato: famiglie impoverite all’improvviso”
Conosco EMERGENCY da tanti anni, come sostenitrice e poi anche come volontaria.
Prima della pandemia organizzavo eventi e iniziative sul territorio, che il Covid ha fermato per quasi un anno e mezzo.
Oggi faccio parte del team di volontari del progetto “Nessuno Escluso” a Varese.
Ho ascoltato storie che mi hanno messo davanti a situazioni di vulnerabilità che mai avrei immaginato.
Madri rimaste sole con bambini piccoli, senza più un compagno.
Padri senza più un’occupazione che hanno deciso di diventare “rider”, pur sapendo che le entrate non sarebbero state sufficienti.
Lavoratori mai assunti né tutelati, sopraffatti dal “sommerso” e per questo esclusi dagli aiuti istituzionali.
Caregiver, badanti, personale delle pulizie, impiegati nella ristorazione anche come semplici lavapiatti.
Persone che si prendono cura di familiari disabili.
Chi ha potuto, ha cercato fino alla fine di usufruire della cassa integrazione ma non è bastato. Basta pensare agli affitti spropositati che ci sono a Varese. Non sarebbero sostenibili nemmeno per qualcuno che percepisce uno stipendio pieno ogni mese. Come fanno a esserlo per queste famiglie impoverite all’improvviso?
Da noi, le persone si presentano con le lettere di sfratto in mano, altri ci confidano di aver chiesto soldi ad amici per poter saldare le bollette perché temono di rimanere senza luce o gas. La maggior parte dei beneficiari ha contratti precari o intermittenti, alcuni lavorano 30 giorni e poi vengono lasciati a casa per essere richiamati al bisogno.
È questa la povertà che vediamo. Una nuova povertà frutto del Covid e delle sue conseguenze sul piano sociale.
C’è chi ci dice anche: “appena trovo un lavoro ve lo comunicherò, così potrete aiutare qualcun altro.”
Ognuno ha il suo modo di dirci “grazie”: in una delle ultime distribuzioni, una signora che dipinge per passione mi ha regalato un suo quadro per ringraziarmi. Un’altra ci ha deliziato con il suo pane fatto in casa, preparato apposta per noi.
Adriana, volontaria di “Nessuno Escluso” a Varese