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“Glielo ripeto sempre: non arrenderti”

Omar ha 52 anni, suo figlio Nadim 21. Provengono da Bagram, a nord di Kabul, e sono entrambi pastori. La gamba e parte del braccio destro di Nadim sono stati amputati a causa di una mina.

Nadim al centro chirurgico per vittime di guerra

“Lavoriamo tanto. Nadim è il mio unico figlio, le sue braccia sono essenziali per me, per il lavoro che facciamo. È un ragazzo instancabile. Un giorno, tornava dai campi quando una mina è esplosa. Adesso si trova in questo stato. Mi prendo cura delle sue ferite. Anche di quelle che ha sulla mano che gli rimane.

Omar assiste suo figlio Nadim al Centro chirurgico per vittime della guerra

Voglio essere fiducioso: mio figlio è giovane ed è un bravo ragazzo. Quando riceverà la protesi, la sua vita tornerà normale.
Non arrenderti mai, Nadim. Glielo ripeto sempre.
Voglio che sia forte. A lui mancano un braccio e una gamba. Ma io sono qui per lui.

La storia di Omar e Nadim, insieme alle testimonianze di altri pazienti ricoverati nel nostro Centro chirurgico di Kabul sono state raccolte e documentate dalla giornalista Francesca Mannocchi e dal fotografo Alessio Romenzi.