Fotografie da Nyala
A Nyala, in Sudan, stanno procedendo i lavori di ristrutturazione in vista della riapertura del nostro Centro pediatrico. Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto i messaggi di due componenti del nostro staff nel Paese: Hassan e Amuna.
Anche loro saranno parte del nostro team di lavoro quando nel Centro riprenderanno le attività cliniche. Attraverso le loro parole vogliamo raccontarvi quanto sia importante per noi continuare a poter garantire cure gratuite e di alta qualità in una città abitata da oltre 800.0000 persone, dove i servizi sanitari di base, a causa dell’estrema povertà, non sono garantiti.
Hassan ha 70 anni e fa parte del nostro staff da 11 anni.
In tutti questi anni ha potuto vedere direttamente con i suoi occhi la situazione nel Paese e il nostro lavoro: in questo ultimo periodo il suo supporto come guardiano è stato importante per permetterci di monitorare la situazione della struttura e la prosecuzione dei lavori.
“A Nyala e nelle zone circostanti la popolazione è poverissima. Gli ospedali presenti sono a pagamento, le persone non possono permettersi le cure necessarie o comprare i farmaci di cui hanno bisogno. I genitori non possono curare i propri figli, le condizioni economiche non lo permettono. Anche per questo motivo, i piccoli non mangiano abbastanza o come dovrebbero. Le piogge qui sono sempre meno frequenti, trovare cibo è difficile. Riaprire questo Centro pediatrico significherà molto per tutta Nyala, e non solo: nel Centro di EMERGENCY – come succedeva anni fa – le famiglie arrivavano anche dalle zone più lontane per far visitare e curare i propri bambini. Per tutta la comunità, questo Centro sarà l’unico punto di riferimento nel Paese a cui potersi rivolgere, anche a costo di intraprendere lunghissimi viaggi di molti chilometri.”
Amuna (sulla destra in basso, nella foto) ha 30 anni, vive a Nyala e collabora con noi come cleaner da 6 mesi. Ha perso il marito qualche anno fa e oggi mantiene da sola i suoi 3 figli, che hanno 8, 5 e 3 anni.
“Mantenere i miei bambini da sola non è semplice. Se anche uno di loro cominciasse a stare male, potrei portarlo in ospedale, ma le cure sono a pagamento e i medicinali troppo costosi. Per fortuna, grazie a questo lavoro riesco a essere indipendente. Sono contenta che il Centro di EMERGENCY possa riaprire per tutti i bambini e le famiglie che non possono curarsi.”
Il Centro pediatrico di EMERGENCY a Nyala è co-finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)