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Eritrea: continuiamo a supportare le cure cardiologiche presso l’Orotta Hospital di Asmara

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A inizio luglio 2021, con l’avvio del progetto “Iniziativa di emergenza a sostegno dell’ambulatorio cardiologico presso l’Orotta Hospital in Eritrea”, è iniziata la seconda fase dell’intervento di EMERGENCY ad Asmara, presso il principale ospedale pubblico del Paese.

In collaborazione con il ministero della Salute locale, da ottobre 2019 offriamo assistenza cardiologica all’interno dell’Ambulatorio cardiologico e di quello allestito per somministrare la terapia anticoagulante orale.

Il progetto ha l’obiettivo principale di garantire la continuità del supporto sanitario di EMERGENCY in ambito cardiologico per i pazienti eritrei che soffrono di patologie cardiache croniche o che hanno subìto un intervento cardiochirurgico.

Orotta hospital

L’Eritrea è tra i 33 Paesi di provenienza dei pazienti cardiopatici individuati con il nostro Programma Regionale di cardiochirurgia e dopo l’Etiopia, è il secondo Paese per numero di pazienti ricevuti al Centro Salam: dal 2008 a oggi sono infatti 202 i pazienti eritrei trasferiti in Sudan, al Centro Salam.

Le missioni di screening cardiologico nel Paese e l’emergenza Covid-19

Periodicamente, i team internazionali di EMERGENCY raggiungono i Paesi della rete del Programma Regionale per effettuare missioni di screening cardiologico e individuare nuovi pazienti da trasferire in Sudan.

Una volta operati, i pazienti che fanno ritorno nei propri Paesi d’origine possono contare su assistenza post-operatoria e visite di follow-up gratuite per monitorare il proprio stato di salute post-intervento.

L’emergenza sanitaria mondiale scatenata dall’epidemia di Covid ci ha imposto di modificare il calendario delle screening mission per il 2020.

“Con lo scoppio della pandemia di Covid-19 il rischio di infezione, nonché le restrizioni e i vari provvedimenti governativi contro la diffusione del virus – primo tra tutti la chiusura degli aeroporti – ci hanno costretto a rimodulare le attività cliniche e a ridurre le screening mission e trasferimenti da e per il Sudan, nell’ottica della massima prevenzione e del contenimento dei rischi di contagio, per la protezione di staff e pazienti.”

Luca Rolla, Country Director in Sudan e Coordinatore del Programma Regionale di EMERGENCY

Bloccate in Sudan a causa della pandemia: la storia a lieto fine di 4 pazienti eritree

Prima della chiusura dei voli, tra ottobre 2019 e febbraio 2020, diversi pazienti cardiopatici eritrei avevano ottenuto il visto gratuito e i documenti necessari per essere trasferiti in Sudan ed essere operati presso il Centro Salam.

Tra loro anche 4 giovani ragazze, che a causa dello stop ai voli sono state ospitate per oltre un anno nella guest house dedicata ai pazienti del Programma Regionale che principalmente provengono da altri Stati africani.

“Queste ragazze hanno compreso fin dai primi momenti l’eccezionalità dell’evento che stavano vivendo in prima persona e che le aveva bloccate, inevitabilmente, in Sudan. Durante la loro permanenza nella foresteria del Centro Salam, in cui sono state ospitate da marzo 2020 a maggio 2021, hanno dimostrato piena disponibilità a collaborare con noi e partecipare alla vita dell’ospedale. Hanno ricevuto formazione e si sono unite al team dei cleaner della guest house per aiutarci a mantenere gli ambienti della struttura sempre puliti e confortevoli, per altri pazienti come loro.”

Gehan, Regional Programme Coordinator Assistant di EMERGENCY

A maggio 2021, grazie all’intervento delle autorità eritree che hanno organizzato il trasporto governativo, hanno potuto far ritorno a casa in sicurezza.

Febbraio 2021: la ripresa delle missioni di screening

A febbraio 2021 sono riprese le missioni di screening cardiologico in presenza presso l’Ambulatorio cardiologico dell’Orotta Hospital. La missione più recente si è svolta lo scorso agosto: abbiamo seguito le attività dell’Ambulatorio cardiologico e quelle relative alla terapia anticoagulante, così importante per pazienti che hanno subito un intervento cardiochirurgico. Abbiamo inoltre individuato insieme allo staff eritreo nuovi pazienti da riferire al Centro Salam per gli interventi chirurgici ed effettuato manutenzione tecnica dei macchinari biomedicali a disposizione dell’Ambulatorio.

Orotta Hospital

La formazione allo staff eritreo

Così come avvenuto in fase di start-up del progetto, in ogni missione di screening i membri dello staff locale dell’Ambulatorio partecipano a sessioni di formazione su prescrizione e monitoraggio della terapia anticoagulante e sull’analisi dei valori INR (International Normalized Ratio): controlli fondamentali che i pazienti operati devono eseguire routinariamente per assicurare un buon funzionamento delle valvole cardiache che sono state impiantate, e per evitare complicanze neurologiche talvolta molto gravi.

Lo staff, formato da un cardiologo, un medico e tre infermieri , si occupa di accogliere i pazienti, effettuare le visite cardiologiche o per il controllo dell’INR per la terapia anticoagulante, eseguire elettrocardiogrammi, rilevare parametri vitali e prescrivere farmaci e analisi del sangue, nonché rispondere alle numerose domande dei pazienti informandoli sulle necessità della terapia anticoagulante – trattamento fondamentale e in alcuni casi salvavita – e orientamento preoperatorio per i pazienti che verranno trasferiti al Centro “Salam”.

Orotta hospital

“La formazione è parte fondamentale del nostro percorso professionale, perché ci permette di condividere e acquisire nuove conoscenze e di poter alzare sempre di più lo standard del livello delle cure che offriamo. Essere curati è un diritto fondamentale di ogni individuo e poter garantire questo diritto alle persone di questa comunità è l’aspetto principale del nostro lavoro. Vedere l’afflusso di pazienti in sala d’attesa ogni settimana è un segno che stiamo proseguendo nella direzione giusta.”

Enok, medico in carico del controllo della terapia anticoagulante all’Orotta Hospital

Risultati raggiunti

Dall’apertura dell’Ambulatorio cardiologico, abbiamo effettuato 7.655 visite cardiologiche e di follow-up. Nonostante i limiti imposti dall’emergenza Covid-19, abbiamo trasferito e operato 21 pazienti verso il Centro “Salam”, che una volta tornati in Eritrea hanno iniziato la terapia anticoagulante.

Vista esterna del 'Salam', il Centro di eccellenza di EMERGENCY in Sudan, specializzato in cardiochirurgia

Questo progetto è finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
AICS