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“È stato come tornare indietro nel tempo”

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Da stamani, nel bar di Camerino la domanda più ricorrente vicino al bancone non è più “Cosa desidera?” ma “Hai sentito stamattina?”. Ancora una volta, il terremoto ha monopolizzato tutti gli argomenti di conversazione quotidiana.

Quando stamattina ho telefonato a Gigi, il mio collega infermiere che si trovava a Muccia, vicino all’epicentro, lui mi ha risposto che le persone, subito dopo il terremoto, avevano continuato semplicemente a fare ciò che stavano facendo prima. Fortunatamente non c’erano stati crolli o ulteriori danni, oltre a quelli già presenti. Tutto sembrava apparentemente tranquillo anche se in realtà, nessuno in queste zone può davvero vivere tranquillo.

Poco prima delle 11.00, io mi trovavo a Camerino, a soli 9 kilometri di distanza. Ero in riunione con i colleghi dell’azienda sanitaria nei locali del Centro di salute mentale, dove ci incontriamo regolarmente per discutere e confrontarci sull’andamento del progetto di assistenza post-terremoto. La scossa che abbiamo sentito è stata tremenda: le pareti hanno cominciato a muoversi fortissimo per un tempo prolungato, abbiamo avuto paura. Tanto che eravamo sicuri che la scossa registrata avesse avuto un’intensità molto più alta rispetto ai dati pubblicati e diffusi.

Ho visto i pazienti del Centro spaventarsi, così come chi ha abbandonato immediatamente le case e le scuole per scendere in strada. Anche io, a mia volta, sono andata in strada per monitorare la situazione, rassicurare le persone. Ho visto qualcuno mettersi a piangere, una mamma chiamare subito il marito per sapere se lui e la loro figlia piccola stessero bene. È stato come tornare indietro nel tempo, a venti mesi fa. Sono scene che da quel giorno ho visto molte volte e che, purtroppo, rappresentano l’ordinario.

Mi accorgo che, in questi momenti, anche la continua vicinanza tra colleghi è fondamentale: il terremoto può trasformare anche chi soccorre o presta un servizio alla popolazione in una potenziale vittima.

Giovanna, psicologa psicoterapeuta del Programma Italia di EMERGENCY