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Da 15 anni, ogni giorno in Afghanistan

Lunedì ci chiama Dejan. Racconta delle due bombe esplose vicino al ministero della Difesa, della corsa dello staff per la mass casualty, dei 24 pazienti arrivati al nostro ospedale, dei 4 che non ce l’hanno fatta.

La mattina dopo lo staff del Centro chirurgico si è svegliato con i vetri delle finestre che tremavano: una nuova esplosione, questa volta più vicina. Un’autobomba ha colpito alcuni edifici governativi e l’ufficio di una ONG, fortunatamente senza vittime.

Dall’altra parte dell’Afghanistan, in Helmand, i combattimenti si sono fatti sempre più intensi tra le forze governative e i talebani, soprattutto nei distretti di Nawa e Sangin e altri sono in bilico.

Sono almeno quattro i centri sanitari pubblici colpiti durante gli scontri e chiusi nei distretti periferici della provincia, privando migliaia di persone dell’assistenza sanitaria. Dagli ospedali sono stati rubati equipaggiamenti e medicinali, e mancano medici disposti a lavorare nella zona. L’accesso alle cure per la popolazione di Helmand, e di tutto l’Afghanistan, è sempre più difficile.

In sole due settimane nel Centro chirurgico di Lashkar-gah abbiamo curato 216 feriti: il numero più alto di sempre.

Succede ormai da 15 anni, ogni giorno, in Afghanistan. E domani? Domani lo staff di EMERGENCY lavorerà senza sosta per continuare a garantire cure gratuite a chi ne ha bisogno.