Anche noi ci saremmo messi a ballare dalla gioia
Quando l’abbiamo ricevuta per la prima volta nel Centro pediatrico di Port Sudan, Nora Idris era severamente malnutrita e, a causa della carenza di vitamina A nel suo organismo, era infastidita anche dalla luce che colpiva i suoi occhi.
Era talmente stremata che non riusciva più né a mangiare né a camminare.
Sul suo corpo c’erano i segni di piaghe, arrossamenti, e gli effetti della gastroenterite e della disidratazione.
Aveva solo 3 anni; con lei c’era sua nonna, che insieme alla nipote aveva compiuto un viaggio di oltre 4 ore per raggiungerci. Senza di lei, che le è rimasta a fianco per tutto il tempo, forse non ce l’avrebbe fatta.
La sua famiglia fa parte della comunità Beja, una minoranza etnica di nomadi e pastori che abita in nord Africa e in Sudan.
È stata ricoverata nel nostro Centro per un mese intero.
Durante il periodo di cure, Nora Idris ha ricominciato a mangiare; nella sua prima visita di controllo dopo le dimissioni abbiamo visto che aveva recuperato peso e stava meglio.
Non solo: Nora Idris si è messa anche a ballare. E, guardandola, anche noi avremmo ballato dalla gioia insieme a lei.
Il Centro pediatrico di EMERGENCY a Port Sudan è co-finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.