“Amo il mio lavoro perché so che è essenziale”
“Amo il mio lavoro perché so che è essenziale per la popolazione di questa Valle”.
Muzghan, nata e cresciuta nella Valle del Panshir, lavora nella terapia intensiva neonatale del nostro Centro di maternità di Anabah. È stata sua sorella, anche lei nostra collega, a parlarle per la prima volta del nostro ospedale: “è un luogo dove la cura dei pazienti è la priorità. Sono sicura che qui impareresti davvero tanto”, le aveva detto per spronarla a studiare e candidarsi.
Il Sistema sanitario in Afghanistan continua a mostrare tutta la sua fragilità: il conflitto, così violento e prolungato nel tempo, lo ha reso negli anni sempre più precario e incapace di rispondere ai bisogni della popolazione. Per questo Centri come il nostro, dove le donne possono partorire in sicurezza, sono fondamentali per le madri e le future madri afgane.
Nonostante le difficoltà, la famiglia ha sempre sostenuto Muzghan in modo incondizionato: dopo averle dato l’opportunità di studiare, ogni giorno suo padre la accompagna alla fermata della navetta che la porta in ospedale, mentre sua mamma accudisce la sua bambina, di due anni e mezzo.
“Cosa spero per il futuro? Che mia figlia abbia l’opportunità di viaggiare, che io non ho avuto, e che la situazione dell’Afghanistan migliori giorno dopo giorno, per poter vivere finalmente in un Paese in pace”.