Afghanistan: l’anno nuovo porta con sé altra violenza
6 gennaio: 3 feriti, uno colpito alle gambe che ha dovuto subire l’amputazione bilaterale dei piedi. L’ordigno esploso era stato nascosto sotto a un minibus.
9 gennaio: 5 feriti, di cui uno in condizioni gravi, colpiti da un attacco causato – anche in questo caso – da un ordigno posizionato sotto un veicolo.
11 gennaio: 15 vittime, tra loro un bambino di 5 anni e un ragazzo di 17. In città si sono verificati due differenti attacchi, uno dei quali causato da un ordigno esplosivo collocato nei pressi di un mercato in una zona commerciale densamente popolata, l’altro con un ordigno sotto un veicolo che non avrebbe coinvolto persone.
A Kabul, l’anno nuovo porta con sé altra violenza: in poco più di una settimana abbiamo già ricevuto nel nostro ospedale 23 vittime a seguito di 4 esplosioni.
Abbiamo attivato la procedura di mass casualty e lo staff si è preparato a ricevere un elevato numero di pazienti in un breve intervallo di tempo.
Il bersaglio di questi attacchi è la popolazione civile: i minibus che trasportano i lavoratori, i mercati… E mentre lo scorso anno per otto mesi di fila da marzo a ottobre non si erano registrati attentati, ora in meno di una settimana, dal 6 all’11 gennaio, ci sono stati quattro attacchi a Kabul. Fatti che preoccupano, sia per il numero che per la cadenza degli ultimi attacchi
Francesco Sacchi, Country Director di EMERGENCY in Afghanistan
Anche questa è l’eredità di decenni di guerra. Non dimentichiamo l’Afghanistan.