“Grazie. Non sapevamo dove altro andare”
Shah Mohammad, 60 anni, contadino, è stato ricoverato per ferite alla mano, alla spalla e alla gamba procurate da un razzo caduto sulla sua casa. È stato colpito durante la controffensiva lanciata dalle forze afgane contro i talebani a Chah-e-Anjeer, un villaggio di poche centinaia di famiglie nella regione di Helmand, nel sud dell’Afghanistan.
È potuto arrivare nel nostro ospedale di Lashkar-gah solo il giorno dopo, alla fine dei combattimenti.
Ha passato tutta la notte accudito dai familiari, senza poter vedere un medico, senza neanche un antidolorifico.
Shan Mohammad si è salvato: cercherà rifugio a Lashkar-gah perché non ha più una casa ed è troppo pericoloso tornare al suo villaggio.
A chi chiede perché rimaniamo a Lashkar-gah mentre tutto intorno si combatte, possiamo citare le parole dei familiari di Shan Mohammed: “Grazie. Non sapevamo dove altro andare”.