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Vent’anni di lavoro in Afghanistan

È bella questa vecchia Uaz. Oggi è ferma nel giardino del nostro ospedale di Anabah, ma quanta strada ha fatto in Afghanistan.

Il fuoristrada modello Uaz con cui nel 1999 lo staff di EMERGENCY raggiunse la Valel del Panshir, in Afghanistan

È anche grazie a questo fuoristrada, che 20 anni fa siamo riusciti a farci strada nella valle del Panshir e ad aprire il nostro primo ospedale in Afghanistan.
Ad Anabah, un piccolo villaggio di case di fango ai piedi dell’Hindukush, abbiamo trasformato una vecchia caserma in un vero ospedale: il pronto soccorso, le sale operatorie, le corsie, la farmacia ma anche lavanderia, stireria, mensa, docce e spogliatoi…

Non c’erano materiali per ristrutturarlo e allora ci siamo ingegnati con quello che la guerra aveva lasciato sul terreno: dalle bande laterali degli automezzi utilizzati per il trasporto dei carri armati abbiamo ricavato travi per soffitto. Con le casse di legno che contenevano i mortai, abbiamo costruito una copertura per il tetto. Con i cannoni dei carri armati, abbiamo fatto gli scarichi.
Dopo migliaia di chilometri, sono arrivati i camion con i farmaci, le attrezzature, i macchinari. “Si comincia davvero”.

Poi l’arrivo dei primi feriti, che hanno cominciato a riempire le sale operatorie e le corsie… Sono state oltre 300.000 le vittime della guerra curate nel nostro ospedale fino a oggi.

Sulle pareti dipinte, una striscia rossa corre lungo i muri.

Il senso di tutta questa strada fatta? Portare aiuto a chi sta male e a chi ne ha bisogno.
Dopo vent’anni, anche se non più con questa macchina, continuiamo a macinare chilometri, reali e non: sono quelli delle nostre ambulanze, che trasferiscono i feriti dai nostri Posti di primo soccorso, ma anche quelli per offrire sempre cure gratuite, nonostante tutto.

A volte è davvero dura, ma non abbiamo nessuna intenzione di fermarci.

Abbiamo bisogno di te

Aiuta i nostri medici e infermieri a curare le vittime della guerra in Afghanistan.