Nessuno Escluso: “Accompagniamo le persone in un cammino di indipendenza e affermazione dei diritti”
“Ci troviamo davanti persone con identità in qualche modo distrutte: il nostro compito è riscostruirle, pezzo dopo pezzo.”
Fatah è il Coordinatore degli operatori sociali del progetto “Nessuno Escluso”, un progetto che abbiamo avviato durante la pandemia e che nel 2022 si è esteso a livello sociale in favore dei cittadini più svantaggiati.
A bordo del nostro Minivan, tra un colloquio e l’altro con i beneficiari, Fatah monitora le fasi dei loro percorsi individuali, fissa obiettivi settimanali per incentivarli, li aiuta a intraprendere e portare avanti gli iter burocratici e rispettare le scadenze…
Il suo telefono è pieno di notifiche: messaggi e chiamate di persone che raccontano le loro esperienze e chiedono un aiuto per muoversi tra moduli, documenti e autorizzazioni.
Aiutiamo persone che vivono nella zona grigia del welfare ad accedere, come è loro diritto, alle cure mediche e ai servizi sociali di cui hanno bisogno. Per farlo occorre instaurare una relazione di fiducia e ascolto reciproco, motivare le persone a non arrendersi alle complicazioni della nostra burocrazia o ai cavilli, che spesso creano discriminazioni e fuoriuscite da una serie di misure anti-esclusione e povertà.
Il progetto sociale “Nessuno Escluso” parte dal dialogo diretto con i beneficiari e dalla formulazione di un programma a obiettivi. Il colloquio sul Minivan, ci spiega Fatah, è solo una parte del piano di intervento di EMERGENCY.
La persona e i suoi bisogni sono al centro, affinché nessuno si debba sentire un peso sociale ma un’identità, con una sua storia, un passato da proteggere e un futuro da costruire.
Aiutiamo i nostri beneficiari nelle attività amministrative, li seguiamo e li aiutiamo a monitorare la loro situazione. Lo facciamo per favorire la loro emancipazione sociale e motivarle a proseguire il percorso verso gli scopi prefissati. Così si può uscire dal cono di invisibilità.
Immaginiamo, per esempio, di essere una persona senza fissa dimora: se per sbloccare una pratica occorre la residenza e questa, di fatto, non esiste e quindi non può essere comunicata, a cascata tutta una serie di richieste legate alla sfera dei servizi sociali, delle prestazioni sanitarie, dell’accesso al mercato del lavoro… vengono negate.
Conosciamo persone con procedure di sfratto in corso o che per avere un tetto sopra la testa hanno dovuto ripararsi in garage o scantinati. Le barriere linguistiche e culturali rendono poi tutto più complicato: spesso, senza strumenti per affrontare periodi di necessità, brevi o prolungati, si smette di reagire. Noi siamo qui per accompagnare queste persone in un cammino di indipendenza e affermazione dei diritti, in condizioni di parità di trattamento.
La testimonianza di B.
Quando Fatah chiama al cellulare B., si sentono in sottofondo i vagiti di suo figlio che ha solo 5 giorni di vita. Fatah le indica l’indirizzo a cui rivolgersi per registrare il neonato all’Anagrafe.
Dopo questa pratica, fisseremo con lei un colloquio approfondito per capire come aiutarla a far fronte alle esigenze del suo bambino. Suo fratello maggiore – il primogenito di B.– ha una patologia alla gamba che non gli permette di camminare bene. Dovremmo radunare tutta la documentazione necessaria per la richiesta di permesso di soggiorno affinché B. possa rimanere in Italia per curare suo figlio, trovare un lavoro e intanto crescere l’altro figlio.
Con il progetto sociale “Nessuno Escluso”, vogliamo favorire e mediare il dialogo di queste persone con le istituzioni. Interveniamo laddove sia data per scontata la consapevolezza di tutti nel saper gestire la propria situazione socio-amministrativa, evitando che il sistema di servizi allarghi la distanza con il destinatario. Siamo al fianco di famiglie, donne sole, anziani, giovani, nati in Italia o arrivati nel nostro Paese per sviluppare il loro potenziale e preservare i loro diritti.
Ogni caso ha delle peculiarità, il nostro compito è fare in modo che in ogni situazione il diritto prevalga. La nostra collaborazione con le istituzioni locali ha l’obiettivo di evitare qualsiasi discriminazione.
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Art.31 della Costituzione